32ª Rassegna interregionale de lu Sand’Andonie

Dopo la serata del 16 gennaio, che ha visto ben quattro gruppi per le strade cittadine, la tradizione del Sant’Antonio e dei suoi canti trova una degna conclusione in questa rassegna, che ha sempre incontrato un buon riscontro di pubblico, di ogni età e appartenenza.
«E’ il segno di una tradizione che resiste ad ogni modernizzazione e globalizzazione di una rassegna che aiuta a coltivare le nostre radici tramandandole alle future generazioni» commenta il sindaco Tiziana Magnacca.
Sant’Antonio è stato eremita nel deserto e poi protettore degli animali, dunque rappresentante di una cultura dedita alla preghiera, inizialmente, e alla pastorizia, in seguito, che oggi non c’è più. Forse ciò che affascina è la lotta del santo-eroe contro il diavolo e contro il peccato, una lotta tra il bene e il male che si nutre di simbologie e di una drammatizzazione di ordine teatrale.
La manifestazione si concluderà con il sorteggio dei premi, tra cui una porchetta appannaggio di uno dei gruppi partecipanti.