Sindaco De Nicolis: San Salvo è una città amica dei bambini

Sindaco De Nicolis: San Salvo è una città amica dei bambini
“San Salvo è una città amica dei bambini e in occasione della ricorrenza dei 32 anni dalla ratifica dell’Italia alla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha aderito all’iniziativa Diritti in Comune #dirittincomune27maggio promossa dall’Unicef Italia e patrocinata dall’Associazione nazionale comuni italiani”. Ad annunciarlo il sindaco Emanuela De Nicolis ribadendo l’attenzione continua del Comune di San Salvo verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza per aver messo al centro di ogni azione politica i diritti dei più piccoli della comunità.
Quest’anno l’iniziativa di Unicef Italia è finalizzata a sensibilizzare i cittadini e le amministrazioni locali sull’importanza della raccolta e analisi dei dati (nascite, età, residenti, sesso, iscritti a scuola, minori stranieri) per dare attuazione ai principi stabiliti dalla Convenzione.
“È un’occasione importante, come ci ricorda l’Unicef Italia, – commenta l’assessore alle Politiche sociali Gianmarco Travaglini – per riflettere come amministratori locali sul nostro impegno per rispondere con servizi, politiche e progetti alla piena attuazione dei diritti dei bambini e dei ragazzi per il loro benessere al fine di favorirne il pieno sviluppo. Tutto questo per valutare i progressi compiuti ma anche il cammino ancora da compiere”.
Comune di San Salvo con le iniziative dell’ufficio Politiche sociali ha avviato numerose attività di ascolto e assistenza alle famiglie, inoltre in un edificio acquisito a patrimonio comunale ha aperto il Centro della Maternità, dell’infanzia e dell’adolescenza che svolge supporto specifico per tutte le problematiche familiari.
I quattro principi fondamentali della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza:
1. Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
2. Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
3. Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale.
4. Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

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